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Abstract
Nonostante i mutamenti degli ultimi quarant’anni, pure rilevanti, l’inderogabilità costituisce tutt’oggi l’asse portante del diritto del lavoro. Anche i più recenti ambigui interventi legislativi finiscono, di fronte ai vincoli “di sistema”, per non incidere su questa fondamentale caratteristica della materia. Al contempo, però, il (debole) tentativo di introdurre nuove regole sindacali (art. 8 d.l. n. 138/11) mostra, dinanzi alla complessità del presente, la natura problematica dell’inderogabilità e la conseguente necessità di un solido sistema dinamico di regolazione del lavoro – coerente con l’art. 39, seconda parte, Cost. –, risultando ormai insoddisfacente il tradizionale assetto sindacale incentrato sull’effettività.
The decline of inderogability?
Despite the (even) important changes of the last forty years, still today “inderogability” represents a basic feature of labour law. Also the latest ambiguous legislative interventions do not affect this peculiarity of labour law, owing to the binding force of the whole “system”. At the same time, however, the weak attempt to introduce new union rules (Article 8, d.l. 138/11) shows, before the complexity of the present situation, the problematic nature of “inderogability” and, consequently, the necessity of a solid dynamic system of labour regulation – consistent with Article. 39, second part, of the Constitution –, since the traditional union system centred on actuality proves to be unsatisfactory nowadays.