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Abstract
Dopo una sintetica analisi retrospettiva nella quale si ripercorre la genesi del diritto del lavoro europeo e la graduale affermazione delle politiche sociali, l’articolo offre una panoramica degli attuali sviluppi e delle prospettive future del diritto del lavoro europeo. Secondo l’Autore, la normativa europea in materia di lavoro ha subito, a partire dal 2002,una significativa battuta d’arresto che ha determinato una sostanziale stasi delle politiche sociali europee, come confermato anche dal graduale passaggio dall’hard law a forme di soft law caratterizzate da guidelines e benchmarks. Per comprendere le ragioni di questi fenomeni ed abbozzare possibili scenari sul futuro, l’autore punta l’attenzione su: (a) le difficoltà dell’armonizzazione legislativa, connesse alla estrema diversità dei 28 Stati membri, evidenziate anche dall’approvazione della direttiva sull’orario di lavoro; (b) il declino del dialogo sociale e della contrattazione collettiva europea; (c) il principio di parità di trattamento introdotto dalla dir. 2008/104/CE relativa al lavoro tramite agenzia interinale; (d) l’applicazione della Carta di Nizza da parte della Corte di giustizia; (e) le resistenze ad una “giuridificazione” degli accordi transnazionali; e infine (f) l’impatto che le più recenti politiche di austerità ha avuto sulle riforme del diritto del lavoro domestico.
Where is European Labour Law Going?
This article provides an overview of the status quo of the European Labour Law with the aim to reflect on its future. First of all, the steps taken from an originally mere market approach to recognition of the social dimension are illustrated. According to the Author, since 2002 European regulation of employment and labor law is at a standstill, as it is confirmed by the increasing importance of these soft norms characterized by guidelines and benchmarks in the European integration process. To understand the reasons for these phenomena, the author has chosen to focus on six problem areas: (A) the EU directive on working hours, an emblematic example of the difficulties of harmonization of legislations, related to the utmost diversity between the different Member States; (B) the decline of the social dialogue on European level and the so called voluntary framework agreements; (C) the principle of equal treatment between agency workers and workers directly employed by the user firm introduced by the EU directive 2008/104/EC; (D) the fundamental social rights and the application of the Charter of Nice by the ECJ; (E) the resistance to a “juridification” of transnational agreements; and, finally (f) the impact that the latest EU austerity policies have had on the domestic labor law reforms.