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Abstract
Il contributo affronta tre aspetti in particolare, che unitamente testimoniano la capacità espansiva e la crescente vivacità del diritto antidiscriminatorio. Il primo relativo alla nozione di gravidanza ed al periodo dal quale questa effettivamente decorre – aspetto che non risulta essere stato approfondito dai giuristi – evidenziando la lettura riduttiva della giurisprudenza europea sul punto che manca di confrontarsi con la
nozione di gravidanza impiegata dalla scienza medica nei Paesi europei mediamente evoluti; lettura uniformemente impostata sulle curve di crescita del feto convenzionalmente stabilite. Aspetto che diventa sempre più importante da cogliere proprio in ragione del ricorso crescente a tecniche di fecondazione assistita. Il secondo aspetto affrontato riguarda invece la delimitazione di un confine più certo fra licenziamento discriminatorio e licenziamento determinato da motivo illecito (art. 1345 cod. civ.), evidenziando l’irrilevanza dell’intento discriminatorio e la capacità della tutela antidiscriminatoria di prevalere su legittime ragioni di recesso eventualmente addotte dal datore di lavoro. Il terzo aspetto attiene infine alla nozione di licenziamento ritorsivo ed al suo corretto inserimento nel sistema di tutela avverso gli atti nulli.
Discriminatory Dismissal, Illegal Determining Ground and Medically Assisted Procreation. Report on the Evolution of Law
The article addresses three aspects in particular, which, as a whole, show the expansive ability and the growing vitality of anti-discrimination law. The first aspect concerns the notion of pregnancy and the moment from which it begins to exist – issues which have not been adequately addressed by scholars. The assessment of this aspect highlights the inadequate approach by the European case-law, which does not take into account the notion of pregnancy endorsed by medical experts of scientifically advanced European countries (which is a notion uniformly established on the basis of foetal growth curves conventionally laid down). This aspect is today becoming more important, in consideration of the growing recourse to medically assisted procreation techniques. The second aspect regards the demarcation of the boundaries which allow to distinguish discriminatory dismissal from illegal motivation for dismissal (art. 1345 cod. civ.), emphasizing the lack of significance of the discriminatory aim and the capacity of anti-discrimination protection measures to prevail over legitimate reasons for withdrawal. Finally, the third aspect deals with the notion of retaliatory dismissal and its correct contextualization within the system of protection against invalid acts.