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Negli ultimi mesi, e a poca distanza l’una dall’altra, la nostra Rivista ha subito due gravi perdite. Sono scomparsi, prima, l’economista Carlo Dell’Aringa e, poi, il sociologo Aris Accornero. Due celebri personalità di altissimo livello intellettuale – e amici di grande spessore umano – che davano lustro alla Direzione scientifica di Diritti Lavori Mercati. Ne avevano entrambi aiutato la nascita, circa quindici anni addietro, condividendo la nostra prospettiva iniziale di costruire un luogo d’incontro tra giuristi, economisti e socio logi. Ci accomunava la comune convinzione che, in questi anni di cambiamento epocale, occorresse riflettere sui problemi sociali in un’ottica pluridisciplinare e interdisciplinare. Oggi come oggi, infatti, chi oserebbe negare che le scienze umane e sociali debbano rafforzare scambi e relazioni? E tentare di adeguare, per quanto possibile, financo il rispettivo statuto epistemologico? Chi potrebbe disconoscere che – specie in determinati ambiti della tormentata realtà sociale – diritto, economia e sociologia (cui andrebbero aggiunte scienza dell’organizzazione e psicologia sociale) – finiscano con l’essere addirittura l’una il polmone dell’altra?
Aris Accornero e Carlo Dell’Aringa erano due personaggi tra loro molto diversi – per estrazione culturale, formazione politica, esperienza di vita e tratto caratteriale – ma condividevano la medesima visione della convivenza civile, ispirata al rispetto delle istituzioni e delle regole, oltre che ai valori della Costituzione. E così, in aggiunta all’impegno didattico e scientifico all’Università – Aris alla “Sapienza” di Roma; Carlo alla “Cattolica” di Milano – avevano offerto a importanti istituzioni pubbliche il loro autorevole impegno, non solo teorico ma anche pratico……