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Abstract
Uno dei principali criteri distributivi adottati dal sistema di sicurezza sociale, oltre al “bisogno” è quello riferibile al concetto di “merito”. Ad esso, nel corso degli ultimi anni, è stata assegnata una crescente importanza, come dimostrano i numerosi interventi normativi in tema di condizionalità. Il presente saggio, dopo aver analizzato il concetto di “merito” rilevante ai fini del discorso, distinguendo tra le due varianti semantiche “merit” and “desert”, si sofferma sulla definizione del fondamento etico e giuridico del principio di condizionalità, a partire dalla considerazione del dovere di svolgere un’attività o una funzione
che concorra al progresso materiale e spirituale della società sancito dall’art. 4 della Costituzione.
Conditionality and ‘Merit’ in the Italian Social Security System
One of the main distributive criteria adopted by the social security system, as well as “need”, is “merit”, which has become increasingly important over the years as demonstrated by the various legal provisions based on the conditionality principle. The current article, after analysing the concept of merit by drawing a distinction between “merit” and “desert”, focuses on both the ethical and legal basis of conditionality, by reflecting on the duty to perform an activity or a function that contributes to the material or spiritual progress of society established by article 4 of the Constitution.