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Abstract
Il saggio si concentra su alcuni aspetti problematici del diritto antidiscriminatorio europeo, italiano e tedesco, come quelli relativi alla legittimazione ad agire in giudizio a sostegno di una vittima di discriminazione ed ai rimedi processuali previsti a favore dei soggetti pubblici e/o collettivi per la tutela degli interessi collettivi. Aspetti, questi, che assumono una rilevanza strategica per l’effettività delle garanzie sostanziali. Con riferimento a tali profili, il saggio intende anzitutto offrire una panoramica sia del diritto antidiscriminatorio europeo, sia dell’elaborazione interpretativa della Corte di Giustizia. In secondo luogo, in esso si confrontano il sistema tedesco ed italiano per verificare la qualità ed il tipo di interventi che i singoli legislatori nazionali hanno previsto al fine di trasporre la normativa europea nel proprio diritto interno e favorire l’accesso alla giustizia per le vittime di discriminazioni. Infine, lo studio offre alcuni suggerimenti per una trasposizione o un potenziamento delle più moderne tecniche di enforcement tipiche del diritto antidiscriminatorio statunitense, come le class action o le azioni collettive, ma evidenzia che la riuscita del trapianto è legata soprattutto alla disponibilità dei gruppi organizzati, operanti in ciascuno di tali sistemi, ad accettare questi strumenti e utilizzarli nella specifica realtà socio-economica.
Anti-discrimination Law and access to justice in a comparative perspective: European Union, Germany and Italy
The focus of the essay will be on some aspects of fundamental importance for the understanding of the effectiveness of substantive guarantees, such as the ones related to locus standi for trade unions, equality bodies and civil society organizations engaged in non-discrimination law. As far as those aspects are concerned, the study, first of all, provides an account of the EU non-discrimination law in the world of work through a close reading of some ECJ judgments. Subsequently, the paper compares enforcement regimes for non-discrimination law in Germany and Italy, in order to verify whether there is a potential of mutual learning between German and Italian legal orders for enforcing non- discrimination law in the world of work. The paper submits that strong arguments could exist in favour of class action or representative action to enforce non-discrimination law, but stresses that the conditions of mutual learning between the two legal systems are related to the willingness of the agents to embrace these rules and, if necessary, enforce them into socio-economic reality.