Fondamenti e proiezione della contrattazione collettiva europea*

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Abstract
La contrattazione collettiva a livello UE rimane “il grande sconosciuto”, nonostante che lo sviluppo iniziato nei primi anni Novanta abbia prodotto numerosi tipi di accordi. Ciò fa pensare che si tratti di un fenomeno difficile da inquadrare, che genera dubbi circa la sua efficacia e al quale non si vuole riconoscere il ruolo che potrebbe rivestire. I vantaggi della negoziazione collettiva come strumento di regolamentazione sono tuttavia evidenti, come è evidente che si tratti di una fonte del sistema normativo comunitario. Pur rilevando lacune relative al mancato riconoscimento della sua piena portata, la negoziazione collettiva produce frutti, non arresta il suo cammino, al massimo rallenta la corsa. Pertanto, nel saggio si sostengono le sue potenzialità e la capacità di assumere le molteplici funzioni alle quali è chiamata.

Fundamentals and projection of European collective bargaining

Collective bargaining at EU level remains “the great unknown”, despite the fact that the development, started in the early Nineties, has produced numerous types of agreements. This suggests that it is a difficult phenomenon to identify, which leads to doubts about its effectiveness and to which it is not fully recognize the role it could play. The benefits of collective bargaining as a regulatory tool, however, are obvious, as well as it is evident that it is a source of the EU regulatory system. While noting gaps related to non-recognition of its full capacity, collective bargaining is productive, does not stop on its way, at best slows down the race. Therefore, the potential of the EU collective bargaining and its ability to take on many functions are dealt with in the article.