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Sommario: 1. Modello Sociale: di cosa parliamo? 2. Modello Sociale Europeo? O dell’Unione Europea? 3. Il Modello Sociale UE: policentrismo sociale e solidarietà condizionata. 4. Gli strumenti attuativo-regolativi del Modello Sociale UE. 5. Il Pilastro Europeo dei Diritto Sociali e il Semestre Europeo. 6. Il Pilastro quale risposta alla mutazione genetica.
1. Modello Sociale: di cosa parliamo?
È opinione comune che il decennio di crisi finanziaria appena trascorso abbia messo a dura prova la capacità di tenuta del Modello Sociale Europeo e che questo, nella sua dimensione politica e giuridica, non ne sia uscito indenne. Anzi, anche qui per opinione sufficientemente condivisa, ne sarebbe uscito geneticamente modificato, molto più di quanto già non lo fosse stato a seguito della “modernizzazione” di inizio secolo (flexicurity).
Altrettanto, se non più, diffusa è l’opinione che la mutazione genetica sia stata indotta da scelte politiche dimentiche della socializzazione universalistica e solidaristica del rischio, ed orientate, piuttosto, ad una enfatizzazione della competitività del sistema, a sua volta consapevolmente incurante delle conseguenze negative che dalla mutazione genetica del proprio Modello Sociale sarebbero derivate per singoli o per i gruppi socialmente ed economicamente esclusi.
Volendo brevemente riflettere su di un tema di così ampia e rilevante portata, non si può non partire da un chiarimento contenutistico dell’espressione Modello Sociale, proponendone una definizione che colga
la sua essenza giuridica in una prospettiva dinamica e cronologicamente situata.