La contrattazione collettiva nel lavoro pubblico e il pensiero di Carlo Dell’Aringa, Professore e Presidente dell’Aran*

Scarica il PDF


Abstract
Il saggio ripercorre il pensiero e l’esperienza di Carlo Dell’Aringa, autorevole economista del lavoro e presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni nei primi anni cruciali della “privatizzazione” del lavoro pubblico in Italia (1995/2000), morto improvvisamente il 18 settembre 2018. In particolare si analizza come e perché egli orientò la nuova contrattazione collettiva, da
un lato, a dare alla dirigenza pubblica un nuovo assetto normativo più vicino possibile a quello del management privato, e, dall’altro, a decentrare sempre più la contrattazione collettiva, in vista di un maggiore collegamento tra produttività e retribuzioni dei dipendenti pubblici. In conclusione ci si interroga sull’attualità di queste linee di politica contrattuale con qualche risposta critica rispetto ai più recenti orientamenti della legislazione in materia.

Collective Bargaining in Public Employment and the Thoughts of Carlo Dell’Aringa, Professor and President of Aran

The article traces the thought and experience of Carlo Dell’Aringa, an outstanding labour economist and president of the Agency for the negotiating representation of public administrations in the first crucial years of the “privatization” of public employment in Italy (1995/2000), who died suddenly on 18 September 2018. In particular, it analyses how and why Dell’Aringa oriented the new collective bargaining, on the one hand, to give public managers a new regulatory structure as close as possible to that of private managers, and, on the other hand, to increasingly decentralize collective bargaining, in view of a greater link between productivity and salaries of public employees. In the final part, questions are raised about the relevance of these contractual policy lines and some critical responses are given as regards to the most recent guidelines in the relevant legislation