Lo smart working nell’ordinamento italiano

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Abstract
L’Autore analizza i tratti distintivi di questa nuova modalità flessibile di svolgimento della prestazione di lavoro subordinato, al fine di evidenziare il suo possibile ambito di operatività in un sistema del lavoro che, anche se profondamente riformato negli ultimi venti anni in conseguenza della crisi economica e delle trasformazioni del sistema produttivo, ancora continua a considerare il lavoro subordinato la sua principale forma lavorativa. In quest’ottica, l’Autore dapprima si sofferma sui singoli aspetti innovativi della disciplina introdotta dalla L. n. 81 del 22 maggio 2017, per poi analizzare se e in che misura la novella legislativa abbia condizionato la regolamentazione del lavoro agile nell’ambito dei contratti collettivi stipulati dopo la sua entrata in vigore.

Smart Work in the Italian Legal Order

The Author focuses on analyzing the main and carachterizing issues of this new flexible modality to perform the employment activities, in order to highlight its relevant application sphere in a labour market that, even if deeply modified over the last twenty years due to the economic crisis and the processing industry, it still continues to consider employment relationship as its main activity.With this in mind, the Author first of all focuses on the original aspects of the legal framework introduced by Law n. 81 of 22 May 2017, to then analyze whether and how this law has conditioned the smart working regulation in the sphere of the collective agreements which are signed after its entry into force.