Sommario: 1. Crescita sostenibile, PNRR e ruolo delle parti sociali. 2. L’urgenza di un patto sociale. 3. Promuovere una “just transition”. 4. Gestire le transizioni produttive e occupazionali. 5. Parità di genere e generazionale. 6. La crescita e la multidimensionalità delle diseguaglianze. 7. Le innovazioni necessarie nelle relazioni industriali. 8. Regole certe sulla rappresentatività delle parti sociali. 9. Garantire minimi salariali adeguati: la via contrattuale. 10. Sostegno legislativo alla contrattazione nei settori scoperti. 11. Difendere i salari dall’inflazione. 12. Ambiti e forme nuove di partecipazione. 13. La digitalizzazione delle imprese e del lavoro: come regolare gli algoritmi.
1. Crescita sostenibile, PNRR e ruolo delle parti sociali
Siamo tutti (credo) consapevoli che le grandi trasformazioni economiche e sociali del nostro tempo, accelerate dalla pandemia, ci impongono un ripensamento delle politiche e delle categorie concettuali ricevute dal passato. Il cambiamento di approccio richiesto è profondo perché le innovazioni necessarie non sono marginali, ma riguardano le strutture portanti dei nostri sistemi economici e sociali e le direzioni dello sviluppo umano, come emerge dagli obiettivi indicati per l’Europa dal Next Generation Eu, che sono incentrati sulle due transizioni ecologica e digitale. La sfida del cambiamento riguarda tutti. Anzitutto le istituzioni pubbliche ai vari livelli, da quelle comunitarie a quelle locali, perché lo Stato e le strutture pubbliche sono state investite di un ruolo primario nella costituzione delle condizioni fondamentali per un nuovo sviluppo. Già questo nuovo ruolo del pubblico implica un cambio di rotta non marginale rispetto alle tendenze affermatesi negli anni recenti che lo aveva svalutato; e quindi richiede un ripensamento radicale delle politiche pubbliche, dei loro contenuti e dei rapporti con gli attori privati, corpi sociali e imprese. Ma il cambiamento investe l’intera società nelle sue varie espressioni organizzate, i diversi attori economici e direttamente tutti noi, persone singole, nei nostri comportamenti quotidiani.