Rappresentatività sindacale, ambiti negoziali e procedure nella contrattazione collettiva del pubblico impiego

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Sommario: 1. Una decisione coerente rispetto agli sviluppi della privatizzazione. 2. La natura dell’accordo quadro sugli ambiti negoziali e il legame tra soggetti sindacali (federazione e confederazione). 3. L’azione di nullità, il diritto a partecipare alla trattativa e il criterio di effettività della tutela sindacale in relazione ai principi dell’art. 97 Cost. 4. L’insussistenza di profili di illegittimità costituzionale e l’opportunità di una revisione del modello legale.

1. Una decisione coerente rispetto agli sviluppi della privatizzazione

Con equilibrio nell’argomentazione e soluzioni nel complesso convincenti, la Corte d’Appello di Roma affronta un caso che attraversa aspetti nevralgici di una delle “grandi riforme” dell’ultimo ventennio, la cd. pri vatizzazione del pubblico impiego1 . Le questioni scrutinate ne toccano il cuore sindacale: rappresentatività, ambiti negoziali, caratteri della procedura per la contrattazione e, al fondo, valore dell’autonomia privata collettiva nel lavoro pubblico. In estrema sintesi la vicenda giudiziale può essere così riassunta: un sindacato (la federazione Dirpubblica) contesta l’esclusione da parte dell’Aran dal tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di area dirigenziale. L’accordo di definizione degli ambiti negoziali (contratto collettivo nazionale quadro del 1/2/2008), sottoscritto dalla confederazione cui quel sindacato aderisce (Confedir), ha accorpato in un’unica area i dirigenti delle agenzie fiscali e quelli degli enti pubblici non economici; per effetto di tale accorpamento, Dirpubblica non supera la soglia del 5% necessaria ai fini della contrattazione collettiva di cui all’articolo 43 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165. Delimitato il caso, è bene evidenziare subito il nocciolo che della decisione rappresenta filo rosso e valore primario consentendo, senza allontanarsi dall’analisi del caso stesso, di attraversare problemi vecchi e nuovi della privatizzazione. La sentenza ci offre una lettura in chiave di autonomia privata della contrattazione del pubblico impiego, mantenendo però attenta considerazione dei caratteri del modello legificato. Il dato è evidente già con riferimento alla prima parte della pronuncia (punto 2.1), quando viene affrontata la questione dei rapporti inter-organizzativi tra la federazione e la confederazione stipulante il Ccnq. Emerge poi nuovamente in rapporto al problema del diritto alla partecipazione alla trattativa (punto 2.2) e ancora con riguardo al motivo di doglianza connesso alla violazione del criterio di effettività della tutela sindacale (punto 2.4). La medesima matrice riaffiora, infine, rispetto agli argomenti fatti propri dalla Corte per respingere le censure di costituzionalità della disciplina avanzate in relazione agli articoli 2 e 3 Cost. e quindi in rapporto all’articolo 39 Cost. (punto 3). …