Ultima direttiva sul distacco transnazionale dei lavoratori e trasposizione in Italia nel prisma del bilanciamento degli interessi*

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Abstract
Il contributo analizza il distacco transnazionale dei lavoratori nella prospettiva del bilanciamento fra interessi dell’impresa e tutele dei lavoratori partendo dal concetto di “libera prestazione di servizi su base equa”. Centrali nel discorso sono aspetti quali la relazione delle direttive europee in materia con i diritti fondamentali riconosciuti dagli Stati membri e a livello di Unione e la nozione di ordine pubblico ai fini della determinazione dei “costi” e dei “benefici” del distacco. La seconda parte del contributo è dedicata alla via italiana alla trasposizione delle fonti secondarie europee sul distacco transnazionale, caratterizzata dalla questione dei contratti collettivi, la cui efficacia limitata alle parti stipulanti impone di sospendere il giudizio sulla capacità, peraltro tipica della fonte negoziale, di contemperare gli interessi contrapposti.

The Latest Directive on Transnational Posting of Workers in the Light of the Balancing of Interests 

This contribution analyses the transnational posting of workers with a view to balancing the interests of the company and the protection of workers, starting from the concept of ‘freedom to provide services on a fair basis’. Central to this are aspects such as the relationship of the relevant EU Directives with the fundamental rights recognised by the Member States and at the Union level and the notion of public policy for the purpose of setting the ‘costs’ and ‘benefits’ of posting. The second part of the contribution is dedicated to the Italian way to transpose the European secondary sources on transnational posting, characterized by the issue of collective agreements, whose effectiveness limited to the signatory parties requires the suspension of judgment on the ability, which is typical of the collective source, to reconcile the opposing interests.